Dal 30 novembre 2019 all'08 marzo 2020 è possibile visitare la mostra "Konrad Magi-La luce del Nord" presso palazzo Chiablese, uno degli edifici appartenenti al polo reale. In pochi conoscono questa graziosa sede espositiva così centrale, ma bisogna dire che in genere offre mostre eccezionali, come quella relativa alla collezione Gualino o gli ismi di Testa.
In questo caso tocca al Van Gogh nordico che lavora solo 16 anni nella sua amata Norvegia e in altri Paesi, come Estonia e Italia, lasciando un segno nella paesaggistica di matrice simbolica ed espressionista. Sebbene il gioco di luci e ombre assieme all'intenso contrasto cromatico caratterizzino la sua intera poetica, nelle prime sale è possibile vedere i suoi paesaggi giovanili che si presentano intimi e quieti, quasi laconici. Però presto si trasformano attraverso le pennellate forti e vorticose, sfociano a tratti nell'astrazione e nella metafisica. Così si giunge nel cuore della mostra dove si vedono opere dal carico intimista maggiore, in quanto contraddistinte dallo stile sempre più impulsivo, selvaggio e decisamente irrazionale. Poi sorpresa: nei penultime spazi espositivi si trovano ammalianti soggetti femminili, sempre dalla notevole carica psicologica, simili allo stile di Gaugain e Frida. Oltre ad alcuni disegni, si ritrovano, infine, dei paesaggi che si presentano molto diversi dai precedenti, poiché più vivaci e quasi divisionisti.
Il tutto è racchiuso da pareti nere e bianche, che soggiaciono a luci soffuse, in grado di destare un senso di raccoglimento a coloro che visitano la mostra.
Carola Nicola