"Il tempo delle cose buone" di Davide Furia

Radici, tradizione, calore, sapori d'infanzia, questi sono alcuni degli elementi che mi vengono in mente pensando al libro di Davide Furia "Il tempo delle cose buone". Un libro dove Davide racconta una parte della sua vita legata alla sua amata Sicilia, al suo splendido mare, a sua nonna Antonia e ai suoi familiari. Racconta i suoi ricordi più cari che sono e saranno sempre vivi nel suo cuore. Per farvi entrare meglio in queste fantastiche emozioni e nei suoi profumi, vi lasciamo all'intervista che abbiamo fatto a Davide.

 

 

Cosa sono per te “le cose buone”?

Le cose buone sono quelle cose semplici, pure e genuine che ho perduto concludendo il periodo della mia adolescenza. Mi riferisco in particolare a quelle dinamiche, a quei sapori, a quegli odori e quei momenti di pura spensieratezza che vivevo tra gli amici e i familiari a me più cari.

 

Un libro in cui racconti la tua famiglia e la tua Sicilia.

Sì appunto, racconto la mia vita e la mia Sicilia nella speranza di cristallizzarli nella mia mente per il resto dei miei giorni.

 

Chi era nonna Ottorina?

Nonna Ottorina era la tipica nonna di un tempo, dedita alla famiglia e vero catalizzatore di ogni rapporto umano che trovava sempre posto nel suo cuore e nella sua tavola, bandita con amore e passione. Era una grande donna che ha sempre affrontato la vita e le avversità con un sorriso, mettendo ordine e pace attorno a sé.

Presentazione del libro di Davide
Presentazione del libro di Davide

Com'era la tua famiglia?

La mia era una famiglia normale. Nessun super eroe, ma semplicemente persone che hanno sempre visto nelle diversità un elemento di unione e confronto e mai di scontro.

 

Come hanno reagito i tuoi parenti quando hanno saputo che erano all'interno del tuo libro?

Inizialmente c’è stata un po’ di diffidenza e probabilmente fastidio. Siamo sempre stati molto riservati e, dunque, c’era un velato disappunto per aver reso pubbliche le vicende della nostra vita familiare. Poi, invece, dopo averlo pubblicato ho avuto solo apprezzamenti e ringraziamenti per essere riuscito a descrivere garbatamente tutto ciò che, in cuor loro, avrebbero voluto dire o scrivere per cristallizzare quel periodo della nostra vita.

 

È stato terapeutico per te scrivere questo libro?

Assolutamente. Ne avevo davvero bisogno per metabolizzare il dolore per la morte di mia nonna e perché mi sentivo quasi in dovere di onorare la sua vita, raccontandola.

Che rapporto hai con il mare della Sicilia?

Il mio è un rapporto viscerale, carnale. Nel libro descrivo il mare come un amante che ti entra sottopelle e da cui non riesci a staccarti definitivamente. Mi ritaglio, appena possibile, un momento per rivederlo perché soltanto davanti al mio mare sto davvero bene e in pace con me stesso.

 

Cosa c'è oggi in te di questa terra?

La Sicilia ineluttabilmente è nel mio DNA, nel mio modo di vivere la vita e di affrontare gli ostacoli. Mi porto dentro ogni cosa: in particolare i ricordi belli che mi fanno ancora sorridere e fanno bene al cuore.

 

Grazie per esserti raccontato su Donneingamba.com

Grazie a te per avermi dato spazio e avermi fatto conoscere dalle tue lettrici e dai tuoi lettori. Spero di essere riuscito a trasmettergli la curiosità di leggere il mio libro. Lo trovate su Amazon sia in formato cartaceo che digitale. Un saluto affettuoso a tutti.

                                                                                        Paola Giannessi